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"[...] Se la poesia è, per usare una terminologia crociana, l'espressione formalmente compiuta di una profonda intuizione, in questa raccolta non potremo non cogliere la multiforme perizia dell'artista Montuori, capace di spaziare dall'epigramma salace delle Invettive del militante ai metri e ai ritmi distesi e di impronta squisitamente classica di Approssimazioni di Unità fino a dilatarsi in quell'intenso e drammatico dialogo tra sordi, ovvero monologo a due voci, che è Good Morning, Baghdad!, nel quale il ritmo martellante è funzionale a un autentico climax che riecheggia le sacre rappresentazioni medievali. E in questa profonda e interiore compenetrazione di una forma raffinata e poliedrica e di un contenuto palpitante, sofferto, militante perché intimamente vissuto che sta la forza espressiva di questo volume, nel quale il poeta non cerca nessuna torre d'avorio in cui rifugiarsi, ma affonda le mani nelle viscere sanguinanti di un mondo squarciato dall'odio e dal dolore..." (Dalla Prefazione di Stefano Prandini)